Il termine "Effetto Maharishi” deriva dalle tecniche di meditazione trascendentale dell'omonimo maestro. Parliamo di Maharishi Mahesh Yogi, il guru indiano fondatore della tecnica conosciuta come Meditazione Trascendentale (MT) e del movimento ad essa relativo.Mahesh - nato nel 1918 e morto nel 2008 - si laureò in fisica all'Università di Allahabad nel 1942 e iniziò a farsi chiamare così intorno agli anni '60. In quel periodo, e durante il decennio successivo, raggiunse un'enorme popolarità anche grazie al fatto di avere avuto tra i suoi discepoli numerose celebrità dell'epoca come il gruppo musicale dei Beatles, Mia Farrow e altri.
A metà anni '70 diede inizio al cosiddetto TM-Sidhi Program, un training che avrebbe permesso agli adepti di raggiungere l'arte della levitazione (da lui chiamata "yogy flying", ovvero "volo yoga") e di contribuire alla creazione della pace nel mondo.
A metà anni '70 diede inizio al cosiddetto TM-Sidhi Program, un training che avrebbe permesso agli adepti di raggiungere l'arte della levitazione (da lui chiamata "yogy flying", ovvero "volo yoga") e di contribuire alla creazione della pace nel mondo.
Cos’è l’effetto Maharishi
L’effetto Maharishi si può manifestare quando un insieme di persone - con un certo livello di consapevolezza - pratica insieme alcune specifiche "tecniche mentali" e riesce a dirigere il proprio pensiero in una particolare direzione. In coincidenza si assiste ad un netto miglioramento delle tendenze sociali in un'ampia regione circostante, come una riduzione della criminalità, degli incidenti, delle malattie e di altri problemi, perfino un miglioramento dell'economia.
Tratto dal sito www.crescita-personale.it
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foto da google immagini
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